Un Quartiere, mostra collettiva per raccontare il quartiere Adriano a cura di Sara Munari
Istituto Italiano di Fotografia ha inaugurato l’anno accademico 2019/20 con la mostra collettiva di studenti del Corso Professionale Biennale di Fotografia Un quartiere a cura di Sara Munari. Gli scatti proposti mirano a dare una lettura del quartiere milanese Adriano che negli ultimi anni è stato sottoposto a importanti cambiamenti urbanistici e sociali.
La mostra inaugurata martedì 1 ottobre presso la sede di Istituto Italiano di Fotografia è rimasta esposta fino al 9 ottobre 2019.
Il quartiere Adriano sorge nella zona nord di Milano, verso Sesto San Giovanni, dove sorgevano i capannoni della Magneti Marelli, in un momento in cui la sensibilità urbanistica era nulla.
Il luogo sembra spaccato a metà da Viale Adriano, dove, da un lato sorgono case anni ’80, dall’altro, le costruzioni sono più recenti, nonostante si abbia l’impressione siano sparpagliate senza logica apparente, sul territorio.
Il fulcro della zona è il grande supermercato Esselunga, il luogo più vitale che abbiamo incontrato durante le nostre perlustrazioni fotografiche.
Servizi, trasporto pubblico e spazi di aggregazione sono risultati praticamente assenti, come se tutt’oggi, si trattasse di un enorme quartiere dormitorio. Grandi spazi abbandonati e recintati fanno da corollario a gruppi di edifici recenti.
Il desiderio di partenza era quello di offrire appartamenti prestigiosi ed un luogo a misura d’uomo ma credo che chi ha acquistato case con queste prospettive, sia rimasto deluso.
Nel corso degli anni, secondo alcuni residenti che abbiamo incontrato, alcune cose sono migliorate e si comincia ad avere prospettive migliori.
Ci sono asili, parchi giochi e attività ricreative e molte giovani famiglie con bambini. Che sinceramente, abbiano faticato ad incontrare.
I ragazzi del primo anno dell’Istituto Italiano di Fotografia hanno provato a raccontare questo territorio che a primo impatto potrebbe sembrare molto respingente, ma frequentandolo durante le sessioni degli scatti, ha rivelato un fascino inaspettato, probabilmente legato proprio alle caratteristiche spinose che lo identificano.
L’esposizione si divide in due parti, una a colori e una in bianco e nero.
La narrazione, anche se su due binari differenti in termini di linguaggio, è collegata da un fil rouge che lega i luoghi alle atmosfere.
Sara Munari
Autori in mostra: Airaghi Luca | Arosio Luca | Beduini Cosimo | Binda Francesca | Boccasile Noemi | Bonacina Ylenia | Brambilla Anna | Cicchetti Andrea | Cinelli Francesca | Colucci Zelinda | De Giacomo Gabriela | De Rosa Daniela | Fusilli Flavia | Jankovic Alice | Marini Sunetra | Onere Gabriele | Ossola Martha | Piccitto Irma | Ramundo Tatiana | Terenezi Alice | Tesa Linda