Istituto Italiano di Fotografia (IIF) partecipa alla 17ª edizione del Milano PHOTOFESTIVAL con un ricco palinsesto di mostre monografiche e collettive, con lo scopo di valorizzare il talento dei propri studenti e la cultura dell’immagine.
Tra le varie esposizioni, IIF propone dal 6 al 14 ottobre 2022 la mostra collettiva “Con tutto il cuore”, a cura del critico fotografico e docente IIF Roberto Mutti. Gli scatti in mostra propongono un’interpretazione fotografica di “Cuore” di Edmondo De Amicis, il noto romanzo di formazione scritto nel 1886. La mostra si inserisce nel progetto “Strada facendo” che da tanti anni Roberto Mutti propone agli studenti del secondo anno del Corso Professionale Biennale di Fotografia per lavorare sul rapporto che lega la fotografia alla letteratura.
“Cuore” arricchisce l’ormai lungo elenco di opere che da anni vengono sottoposte agli studenti di Istituto Italiano di Fotografia. Lo scopo non è quello di illustrarli ma di interpretarli – chiarisce il curatore Roberto Mutti – ognuno seguendo la propria sensibilità e gli strumenti espressivi più adatti. L’idea è quella di proporre opere note come “Pinocchio”, “Alice nel Paese delle Meraviglie” o “Il Mago di Oz”, o che non erano state davvero apprezzate durante gli studi, come “I Promessi Sposi” o “Odissea”. La sfida con “Cuore” è stata quella di mettere a confronto situazioni, valori e sentimenti così lontani dal nostro tempo per rileggerli in chiave contemporanea filtrandoli attraverso la sensibilità dei giovani di oggi. Per descrivere il risultato finale bisogna ricorrere al termine “laboratorio” perché le tante idee emerse si accostano in un intreccio fra passato e presente, si ampliano in una riflessione ad ampio raggio sul significato dei valori, si soffermano sul ruolo dell’educazione e della scuola in società tanto diverse.
Fotografi in mostra: Antonella Castelnuovo, Piergiorgio Conte, Paolo Ferrara, Viola Geraci, Roberta Gianfrancesco, Stefano Laurena, Francesca Massei, Elia Mazzara, Simone Miglio, Sandra Perilli, Cristina Potocean, Guido Santacroce e Helmut Schwanke.